LINUX SUGLI SMARTPHONE

E’ di questi giorni la notizia dello sbarco di Linux anche sgli smartphone. La notizia arriva direttamente dal Ces, Consumer Electronics Association, presentato da Mark Shuttleworth, il fondatore della società che da sempre ha curato il software Gnu/Linux, la Canonical Ltd.

 L’annuncio ha comunque destato l’attenzione degli esperti perché il sistema operativo è frutto di un approccio del tutto differente rispetto agli altri e i buoni risultati ottenuti dalle versioni desktop di Ubuntu negli ultimi anni rendono la Canonical un nuovo entrante da tenere in considerazione nell’agguerritissimo mercato degli smartphone.

I controlli si attivano toccando i lati dello schermo dove compaiono le applicazioni più utilizzate, le ultime attività, le app che lavorano in background e le impostazioni principali. Gli sviluppatori della Canonical Ltd hanno rifiutato il linguaggio Java in favore di html5, che agevolerà l’interoperabilità tra le app anche di ecosistemi diversi (la release presentata usa gli stessi driver di Android) e tra il sistema operativo per smartphone e quello per altri dispositivi come il pc ma anche la tv Ubuntu. Quello che invece non si vede a una prima occhiata è la leggerezza del software che richiede prestazioni hardware minime. Per la distribuzione destinata ai dispositivi entry-level infatti è richiesta una Ram di soli 512 MB e un chip da 1GHz di frequenza. Quella pensata per i modelli più evoluti invece richiede 1 GB di memoria e chip più sofisticati quad-core o Intel Atom, ma in cambio offre una convergenza tra smarthone e pc o tv molto interessante. Collegato infatti al computer o al televisore il telefono abbandona i panni ristretti del piccolo schermo a tocco si trasforma in un’interfaccia da grande schermo controllabile da tastiera o telecomando.

(Corriere.it)

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